Stanley Kubrick e la guerra, un tema spesso trattato

Stanley Kubrick e la guerra, un tema spesso trattato

Stanley Kubrick e la guerra

Il grande regista americano ha trattato questa tematica più volte

Stanley Kubrick e la guerra, set
Stanley Kubrick sul set
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Stanley Kubrick e la guerra, un tema spesso trattato dal regista. Nasce il 26 luglio 1928 nel Bronx, a New York. Il giovane Kubrick non ama lo studio al quale preferisce la fotografia, gli scacchi e alla musica jazz. Conoscendo la sua passione, il giorno del suo tredicesimo compleanno il padre gli regala la sua prima macchina fotografica.

La sua prima fotografia viene pubblicata su Look magazine, che la acquista per 25 dollari, e ritrae un edicolante di New York affranto il giorno della morte del presidente Roosvelt. Dopo pochi mesi il giovane Stanley Kubrick sarà definitivamente assunto dalla rivista.

I primi passi del cinema

Stanley Kubrick, dopo aver lasciato il lavoro da fotografo, decide di dedicarsi all’altra passione della sua vita, che aveva anch’essa a che fare con le immagini: il cinema. La carriera dietro la macchina da presa ha inizio con la realizzazione di alcuni cortometraggi, come Day of the fight (Il giorno del combattimento), un documentario su una giornata del pugile Walter Cartier, realizzato autofinanziandosi con soli 3900 nel 1951.

Seguono altri cortometraggi come Flying Padre (Il padre volante), del 1951, dove un prete percorre in aereo la sua enorme parrocchia di 400 miglia quadrate e The Seafarers, del 1953, che, attraverso storie d’amore e d’amicizia, denuncia il monopolismo dei sindacati portuali statunitensi.
Nello stesso anno Stanley Kubrick realizza Paura e desiderio (Fear and Desire), il suo primo lungometraggio, dove si avvicina per la prima volta al tema della guerra.

Stanley Kubrick e la guerra
Una scena de Il Dottor Stranamore, che ha come protagonista Peter Sellers – Stanley Kubrick e la guerra
Le pellicole più importanti di Stanley Kubrick

In seguito, prima della sua morte, avvenuta nel sonno domenica 7 marzo 1999 per un attacco di cuore, realizzerà ancora tredici film, molti dei quali sono divenuti pietre miliari della storia del cinema:

  • Il bacio dell’assassino (Killer’s Kiss) (1955)
  • Rapina a mano armata (The Killing) (1956)
  • Orizzonti di gloria (Paths of Glory) (1957)
  • Spartacus (1960)
  • Lolita (1962)
  • Il Dottor Stranamore (Dr. Strangelove or: How I Learned to Stop Worrying and Love the Bomb) (1964)
  • 2001: Odissea nello spazio (2001: A Space Odyssey) (1968)
  • Arancia meccanica (A Clockwork Orange) (1971)
  • Barry Lyndon (1975)
  • Shining (The Shining) (1980)
  • Full Metal Jacket (1987)
  • Eyes Wide Shut (1999)

Stanley Kubrick e la guerra in tutti i suoi aspetti

Il tema della guerra è stato affrontato in buona parte della filmografia del cineasta americano, perché oltre al già citato Fear and desire, lo troviamo anche in Orizzonti di gloria, film antimilitarista ambientato durante la Grande Guerra, Il Dottor Stranamore, ovvero come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba, feroce satira sulla guerra fredda, Barry Lyndon e Full Metal Jacket.

Stanley Kubrick e la guerra. Paura e desiderio, 1953, Stanley Kubrick, Virginia Leith, Frank Silvera
Una scena di Paura e desiderio, che ha come protagonisti Virginia Leith e Frank Silvera

Ora analizziamo i film sopracitati per comprendere meglio il rapporto tra Stanley Kubrick e la guerra:

PAURA E DESIDERIO

Si tratta di un racconto allegorico ambientato durante una guerra indefinita, che narra le vicende di quattro soldati sopravvissuti ad un incidente aereo. Questi riescono a trovare rifugio in una foresta situata in territorio nemico e cercano di costruire una zattera per risalire il fiume e tornare verso i propri commilitoni. Durante l’impresa di fuggire dal territorio nemico si imbattono in una donna, che il soldato Sidney prima cerca di violentare e poi uccide.

Dopo l’omicidio, Sidney fugge nella foresta impazzito, intanto l’ufficiale Corby e il soldato Fletcher, si imbattono in alcuni nemici uccidendoli, ma si rendono conto che questi hanno le loro stesse sembianze. Il quarto soldato, Mac, viene ferito mentre sta discendendo da solo il fiume in zattera e si ritrova in preda al delirio. Corby e Fletcher, dopo essere fuggiti in aereo, attendono a valle l’arrivo della zattera sulla quale trovano Mac, privo di coscienza e Sidney impazzito.

In questo suo primo film, Kubrick tratta il tema della guerra tramite una storia che vuole raccontare in modo universale l’assurdità della guerra e sottolineare l’assoluta l’inutilità della violenza. Interessante è anche l’accostamento tra violenza e follia.

Stanley Kubrick è però critico verso la sua opera, perché, in un’intervista del 1962, definisce Paura e desiderio:

un film pretenzioso, inetto e noioso, un errore di gioventù costato circa 50.000 dollari.

Dati tecnici del film di Stanley Kubrick

Titolo originale: Fear and desire
Luogo e anno: USA 1953
Durata: 68 min
Regia: Stanley Kubrick
Sceneggiatura: Howard O.Sackler, Stanley Kubrick
Fotografia: Stanley Kubrick
Musica: Gerald Fried;
Montaggio: Stanley Kubrick
Attori: Frank Silvera (Mac), Kenneth Harp (Corby), Virginia Leith (la ragazza), Paul Mazursky (Sidney), Steve Coit (Fletcher), David Allen (narratore)
Produttore: Stanley Kubrick e Martin Perveler per la Stanley Kubrick Productions;
Distribuzione: Joseph Burstyni
Trailer: Fear and Desire
Film in lingua originale: Fear and Desire streaming youtube

Orizzonti di gloria, 1957, Stanley Kubrick, Kirk Douglas
Una scena di Orizzonti di gloria, che ha come protagonista Kirk Douglas – Stanley Kubrick e la guerra

ORIZZONTI DI GLORIA

Una macchina alle note della Marsigliese porta il generale Mireau a colloquio con il generale Broulard. Broulard lo persuade a sferrare un attacco contro il Formicaio, una postazione strategica tedesca, promettendogli un avanzamento di carriera. Nonostante capisca che l’attacco sia suicida, Mireau accetta l’incarico, accecato dall’ambizione. Il generale Mireau si reca nella trincea francese per impartire l’ordine al capo del reggimento, il colonnello Dax. Quest’ultimo però si mostra contrario alla missione per l’alto numero di vittime che provocherebbe, ma deve comunque accettare l’incarico. Come previsto la missione si rivela un gran massacro.

Un particolare che senza dubbio colpisce di Orizzonti di gloria è la totale assenza del nemico, viene spesso nominato il Formicaio ma lo possiamo solo vedere da molto lontano e nessuna inquadratura ci mostra un solo soldato tedesco, di essi sentiamo soltanto il fuoco scagliato contro i soldati francesi durante l’attacco. L’unico tedesco che ci viene mostrato è una ragazza tedesca che compare nel finale del film.

Il vero nemico è all’interno dell’esercito francese e si manifesta nel tenente Roget che, in preda all’alcol e alla paura, uccide con una bomba a mano il soldato con il quale si trovava di pattuglia, nel generale Mireau che, durante l’attacco, ordina all’artiglieria di sparare contro i soldati francesi per farli uscire dalle trincee e nel plotone di esecuzione che fucila i proprio commilitoni condannati per vigliaccheria.

Orizzonti di Gloria è un film fortemente antimilitarista, dove le vite dei soldati diventano prima oggetto di scambio, quando Mireau accetta la missione suicida pur di ottenere la promozione, poi oggetto di freddo calcolo, come se fossero semplici pedine di una scacchiera, quando Mireau illustra a Dax il numero di perdite previste durante l’attacco:

Diciamo 5% uccisi dal loro stesso sbarramento, una concessione molto generosa. Un altro 10% nell’attraversare la terra di nessuno, e un 20% nel passare i reticolati. Resta un 65%, con la parte peggiore superata. Diciamo un altro 25% nella conquista vera e propria del Formicaio. Ci restano ancora forze più che sufficienti per tenerlo.

Se Orizzonti di Gloria è stato girato una parte del merito è da attribuire all’attore e produttore Kirk Douglas, il cui pensiero lo si sintetizza in questa sua battuta al regista:

Stanley, non credo che questo film potrà mai guadagnare un soldo, ma noi dobbiamo farlo”.

Dati tecnici del film di Stanley Kubrick

Titolo originale: Paths of glory
Luogo ed anno: USA 1957
Durata: 86 min
Regia: Stanley Kubrick
Sceneggiatura: Stanley Kubrick, Calder Willingham, Jim Thompson
Fotografia: George Krause
Scenografia: Ludwig Reiber
Musica: Gerald Fried
Montaggio: Eva Kroll
Suono: Martin Mueher
Attori: Kirk Douglas (colonnello Dax), Ralph Meeker (caporale Paris), Adolphe Menjou (generale Broulard), George Macready (generale Mireau), Wayne Morris (tenente Roget), Richard Anderson (maggiore Saint-Auban), Joseph Turkel (soldato Arnaud), Timothy Carey (soldato Ferol), Peter Capell (il colonnello della Corte Marziale), Suzanne Christian (la giovane tedesca), Bert Freed (sergente Boulanger), Emile Meyer (il cappellano), John Stein (capitano Rousseau), Kem Dibbs (Lejeune), Jerry Hausner (Meyer), Frederic Bell (soldato ferito), Harold Benedict (capitano Nichols)
Produttore: James B.Harris per Harris-Kubrick Productions e Byrna Productions
Distribuzione: United Artists
Trailer: Orizzonti di Gloria

Stanley Kubrick e la guerra. Stanley Kubrick e la guerra, Il dottor Stranamore, Peter Sellers
Una scena de Il Dottor Stranamore, che ha come protagonista Peter Sellers – Stanley Kubrick e la guerra

IL DOTTOR STRANAMORE – OVVERO: COME HO IMPARATO A NON PREOCCUPARMI E AD AMARE LA BOMBA

Il paranoico generale Jack D.Ripper ordina al capitano Mandrake un attacco nucleare contro l’Unione Sovietica dalla base dell’aviazione americana di Burpelson. Il presidente degli Stati Uniti, dopo avere appreso la notizia, convoca nella War Room i vertici militari e politici del paese.
Il tempo stringe, se l’attacco nucleare avesse buon fine questo attiverebbe automaticamente l’ordigno sovietico “Fine del Mondo”, che distruggerebbe l’intero pianeta.

Potrete trovare un recensione completa del film in questo articolo: Il Dottor Stranamore.

Il dottor Stranamore è un film satirico, grottesco, ma incredibilmente e tremendamente realistico. Nel film il generale Turgidson ragiona come il generale Mireau in Orizzonti di gloria, sembra infatti un giocatore di scacchi: vuole il sacrificio degli uomini-pedoni, che in questo caso non sono militari ma civili, pur di avere la meglio sul nemico.

Egli infatti suggerisce al presidente americano di non fermare l’attacco atomico, in modo da sfruttare l’effetto sorpresa:

noi distruggeremmo il 90% della loro potenza nucleare e che pertanto vinceremmo, subendo perdite modeste e accettabili fra i civili, mentre il nemico riporterebbe perdite dalle quali non potrebbe risollevarsi. (…) Signor Presidente, io non dico che non ci costerà proprio niente. Però io dico non più di 10-20 milioni di morti. Massimo, ah… questione di fortuna.

Le previsioni del generale sulle perdite che avrebbero subito gli USA in caso di attacco, riflettono le reali previsioni degli esperti americani in caso di guerra nucleare di quegli anni.

Stanley Kubrick e la guerra, Il dottor Stranamore, Peter Sellers
Una scena de Il Dottor Stranamore, che ha come protagonista Peter Sellers – Stanley Kubrick e la guerra
Cosa pensava Stanley Kubrick

Stanley Kubrick dichiarò a proposito della genesi del film:

Ho iniziato a lavorare alla sceneggiatura con tutte le intenzioni di fare del film una seria trattazione del problema di una guerra nucleare accidentale. Ma appena incominciavo ad immaginare in che modo sarebbero dovute andare le cose, mi venivano in mente idee che ero costretto a scartare in quanto ridicole. Ma in seguito mi resi conto che le cose che non prendevo in considerazione erano proprio le più verosimili. Dopo tutto cosa vi potrebbe essere di più assurdo dell’idea di due superpotenze che decidono di spazzare via ogni forma di vita umana a causa di un banale incidente, alimentato da divergenze politiche che tra un centinaio di anni sembreranno tanto prive di senso quanto oggi a noi le dispute teologiche medievali?.

  • Il nemico interno già presente in Orizzonti di Gloria lo si può riscontrare anche ne Il Dottor Stranamore:
  • il presidente americano, disperato per la situazione, suggerisce ai sovietici il modo di abbattere i bombardieri americani, per evitare lo scoppio della bomba “Fine del Mondo”
  • durante la presa della base di Burpelson vi sono soldati americani che combattono contro altri soldati americani.
Stanley Kubrick e la guerra, Il dottor Stranamore, Peter Sellers
Una scena de Il Dottor Stranamore, che ha come protagonista Peter Sellers – Stanley Kubrick e la guerra
I nomi grotteschi dei personaggi

Curiosi sono i nomi grotteschi che, volutamente, Stanley Kubrick ha scelto per i personaggi e per i luoghi dove è ambientato il film, “per essere satirico, ingiurioso e volgare”, come da lui stesso dichiarato:

  • il nome del presidente americano Murkin Muffley ricorda Merkin, che significa “parrucca di peli pubici”
  • Generale Jack D. Ripper ricorda Jack the Ripper, in inglese Jack lo squartatore
  • Dr. Strangelove si può tradurre con “Stranamore”
  • Il nome dell’ambasciatore sovietico Alexei De Sadeski si può tradurre con “cielo sadico”
  • Inoltre il nome del premier sovietico Dmitri Kissof, che potrebbe somigliare a “vaffanculo”
  • Il nome generale “Buck” Turgidson, che potrebbe essere tradotto con “figlio del turgido”
  • Invece il nome del colonnello “Bat” Guano, che potrebbe essere tradotto con “cacca di pipistrello”
  • Il nome del B-52 Leper Colony, che potrebbe essere tradotto con “colonia di lebbrosi”
  • le basi di Burpelson (figlio del rutto) e Laputa (la prostituta).

Vi sono molti altri elementi satirici, come il breve siparietto comico durante la presa della base Burpelson in cui i soldati americani che attaccano vengono scambiati per sovietici travestiti da americani:

Guarda quei camion, tali e quali ai nostri!.

Stanley Kubrick e la guerra, Il dottor Stranamore, Peter Sellers
Una scena de Il Dottor Stranamore, che ha come protagonista Peter Sellers – Stanley Kubrick e la guerra
Stanley Kubrick sulla minaccia nucleare

Lo stesso Stanley Kubrick ha raccontato il suo punto di sulla minaccia nucleare:

Il problema atomico è il solo in cui non c’è la possibilità che qualcuno apprenda qualcosa dall’esperienza. Il giorno che succedesse qualcosa, resterebbe tanto poco del mondo che conosciamo, che l’esperienza non servirebbe a nessuno.

In un’altra intervista ha parlato di uno degli obbiettivi del film:

É spesso difficile non avere una visione cinica dei rapporti umani. Ma penso che in un soggetto come questo il cinismo potrebbe servire alla fine per uno scopo costruttivo. Mi è sembrato che, dal momento che questa è una tragedia che non è ancora avvenuta, ogni sguardo in profondità che può essere fornito, ogni senso di realtà che può essere attribuito ad essa per non farla sembrare solo un’astrazione, sarebbe stato davvero utile.

Infine vi segnalo una curiosità: Stanley Kubrick stesso aveva preteso dal scenografo Ken Adam che il tavolo della War Room fosse dipinto di verde, anche se sapeva benissimo che il film sarebbe stato girato in bianco e nero. Il regista aveva detto:

Voglio che i trentasei personaggi seduti intorno a questo tavolo stiano facendo una gigantesca partita a poker per decidere le sorti del mondo.

Stanley Kubrick e la guerra, Il dottor Stranamore, Peter Sellers
Una scena de Il Dottor Stranamore, che ha come protagonista Peter Sellers – Stanley Kubrick e la guerra
Dati tecnici del film di Stanley Kubrick

Titolo originale: Dr. Strangelove or: how i learned to stop worrying and
love the bomb
Luogo ed anno: USA 1964
Regia: Stanley Kubrick
Durata: 94 min.
Sceneggiatura: Stanley Kubrick, Terry Southern, Peter George
Fotografia: Gilbert Taylor
Scenografia: Ken Adam
Arredamento: Peter Murton
Effetti speciali: Wally Veevers
Titoli: Pablo Ferro
Costumi: Bridget-Sellers
Consulente per le sequenze aeree: Capitano John Crewdson
Musica: Laurie Johnson (Vera Lynn canta We’ll meet again)
Suono: John Cox
Montaggio: Anthony Harvey
Attori: Peter Sellers (capitano Lionel Mandrake, presidente Muffley, dottor Stranamore), George C. Scott (generale Turgidson), Sterling Hayden (generale Jack D.Ripper), Keenan Wynn (colonnello “Bat” Guano), Slim Pickens (maggiore T.J. “King” Kong), Peter Bull (l’ambasciatore russo Sadesky), Tracy Reed (miss Scott), James Earl Jones (tenente Lothar Zogg), Jack Creley (Staines), Frank Berry (tenente H.R. Dietrich), Glenn Beck (tenente W.D.Kivel), Shane Rimmer (capitano G.A. “Ace” Owens), Paul Tamarin (tenente B.Goldberg), Gordon Tanner (generale Faceman), Robert O’Neil (ammiraglio Randoiph), Roy Stephens (Frank), Laurence Herder, John McCarthy, Hal Galili (membri del Corpo di Difesa della base di Burpelson)
Produttore: Stanley Kubrick per la Hawk
Produttore associato: Victor Lyndon
Distribuzione film: Columbia Pictures
Trailer in italiano: Il dottor Stranamore – Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba
Trailer in inglese: Dr. Strangelove or: How I Learned to Stop Worrying and Love the Bomb

Stanley Kubrick e la guerra. Barry Lyndon, 1975, Stanley Kubrick, Ryan O'Neal
Una scena di Barry Lyndon, che ha come protagonista Ryan O’Neal

BARRY LYNDON

Il film narra le avventure di Redmond Barry, un giovane irlandese di modeste condizioni. Quando un capitano inglese chiede in moglie la cugina di Barry, il giovane lo sfida a duello.
Convinto d’aver ucciso il rivale, parte per Dublino, ma lungo il percorso viene derubato ed è costretto ad arruolarsi nell’esercito inglese.

La morte di un suo amico e le atrocità della guerra, lo convincono a disertare, ma viene scoperto e per cavarsela è costretto a combattere nell’esercito prussiano, alleato degli inglesi. Il ministro della polizia prussiana da a Barry, poiché si era fatto onore sul campo di battaglia, l’incarico di sorvegliare uno straniero, sospettato di essere una spia. I due diventeranno amici e lo straniero lo introdurrà nella buona società Europea.

Le azioni belliche vengono per lo più accennate

Anche in Barry Lyndon il tema della guerra è presente (guerra sette anni), ma le principali azioni belliche vengono per lo più descritte dalla voce narrante, che li accenna:

Ci vorrebbe un grande storico e filosofo per spiegare le cause della famosa guerra dei sette anni che aveva impegnato l’Europa e verso la quale il reggimento di Barry stava dirigendosi. Contentiamoci di dire che l’Inghilterra e la Prussia erano alleate e in guerra contro i francesi, gli svedesi, i russi e gli austriaci.

Oppure:

In quel periodo il Regno Unito era in uno stato di grande agitazione. (…) Gli allarmi di guerra facevano vibrare tutto il paese, nei tre Regni risuonavano le fanfare militari.

Prima di dedicarsi alla produzione di Barry Lyndon, Kubrick disse a proposito delle guerre settecentesche:

Penso sia estremamente importante comunicare l’essenza di queste battaglie allo spettatore, perché hanno tutte una brillantezza estetica che non richiede una mentalità militare per essere apprezzate. (…) C’è una strana disparità tra la pura bellezza visuale e organizzativa di battaglie storiche sufficientemente lontane nel tempo e le loro conseguenze umane. È abbastanza simile a guardare da lontano due aquile reali librarsi nel cielo; potrebbero star facendo a pezzi una colomba, ma se sei abbastanza lontano la scena è nondimeno bellissima.

Dati tecnici del film di Stanley Kubrick

Titolo originale: Barry Lyndon
Lingua originale: inglese, tedesco, francese
Paese di produzione: Regno Unito, Stati Uniti
Anno: 1975
Durata: 184 min
Colore: colore
Audio: mono
Rapporto: 1,37:1 (negativo), 1,66:1(designato)
Genere: drammatico, romantico, guerra[1]
Regia: Stanley Kubrick
Soggetto: William Makepeace Thackeray (romanzo)
Sceneggiatura: Stanley Kubrick
Produttore: Stanley Kubrick
Produttore esecutivo: Jan Harlan, Bernard Williams
Casa di produzione: Hawk Films Ltd., Peregrine, Warner Bros.
Distribuzione (Italia): Warner Bros. Italia
Fotografia: John Alcott
Montaggio: Tony Lawson
Musiche: Leonard Rosenman
Tema musicale: Sarabande Main Title (National Philharmonic Orchestra)
Scenografia: Ken Adam
Costumi: Milena Canonero
Trucco: Alan Boyle
Attori: Ryan O’Neal (Redmond Barry Lyndon), Marisa Berenson (Lady Lyndon), Patrick Magee (Chevalier de Balibari), Hardy Krüger (capitano Potzdorf), Steven Berkoff (Lord Ludd), Gay Hamilton (Nora Brady), Marie Kean (madre di Barry), Diana Körner (Lischen), Murray Melvin (reverendo Samuel Runt), Frank Middlemass (sir Charles Reginald Lyndon), André Morell (Lord Gustavos Adolphus Wendover), Arthur O’Sullivan (capitano Feeny), Godfrey Quigley (capitano Grogan), Leonard Rossiter (capitano John Quin), Philip Stone (Graham), Leon Vitali (Lord Bullington), Billy Boyle (Seamus Feeny), Geoffrey Chater (dottor Broughton), David Morley (Bryan Patrick Lyndon), Roger Booth (re Giorgio III), Pat Roach (Toole)
Trailer in italiano: Barry Lyndon
Trailer in lingua originale: Barry Lyndon eng

Stanley Kubrick e la guerra. Full Metal Jacket, 1987, Stanley Kubrick, Ronald Lee Ermey, Sergente maggiore Hartman
Una scena di Full Metal Jacket, che ha come protagonista Ronald Lee Ermey

FULL METAL JACKET

Full Metal Jacket si apre catapultandoci in una base di addestramento, dove stanno radendo a zero la testa ad un gruppo di ragazzi. Subito dopo il sergente istruttore Hartman si presenta ad un gruppo di reclute, utilizzando un linguaggio offensivo e osceno. Durante le prime scene vengono introdotte alcuni personaggi, tra i quali possiamo ricordare Joker, chiamato così da Hartman per la sua vena comica, il Cowboy e Palla di Lardo, un ragazzo goffo e imbranato, sul quale il sergente istruttore riversa tutta la sua crudeltà.
Poi vediamo in cosa consiste l’addestramento militare: le reclute vengono sottoposte ad esercizi fisici, intervallati a fasi in cui l’istruttore cerca di plagiare le menti dei futuri marines, tramite riti collettivi inneggianti alla guerra e alle armi.

Full Metal Jacket è ispirato al romanzo Nato per uccidere (The Short-Timers) di Gustav Hasford, un ex Marine e corrispondente di guerra, che ha collaborato alla stesura della sceneggiatura. Il titolo del film, Full Metal Jacket, è un’invenzione di Stanley Kubrick approvata dal romanziere Gustav Hasford, il significato ci viene suggerito direttamente dal sito ufficiale del regista:

Term describing a bullet encased in a copper jacket which helps it feed through a rifle.

Un film focalizzato sull’addestramento dei militari

Il tema fondante del film è sicuramente l’addestramento, attraverso il quale indottrinare e plagiare le giovani reclute, tramite un linguaggio esplicito e aggressivo, utilizzato dagli istruttori.
L’orrore di Full Metal Jacket non lo si trova, come è lecito aspettarsi in un film di guerra, nel sangue e nelle morti atroci, ma nella dimensione mentale del combattimento, nella meccanizzazione dell’essere umano per farlo diventare una perfetta macchina da guerra priva di sentimenti.

Questo tipo di meccanizzazione lo si può notare in numerosissimi passaggi del film, tra i quali ad esempio preghiera che i soldati devono recitare, prima di andare a dormire, con il loro fucile in mano:

Questo è il mio fucile, ce ne sono tanti come lui, ma questo è il mio. Il mio fucile è il mio migliore amico, è la mia vita. Io devo dominarlo come domino la mia vita. Senza di me il mio fucile non è niente, senza il mio fucile io sono niente. Devo colpire il bersaglio, devo sparare meglio del mio nemico che cerca di ammazzare me. Devo sparare io prima che lui spari a me e lo farò. Al cospetto di Dio giuro su questo credo: il mio fucile e me stesso siamo i difensori della patria, siamo i dominatori dei nostri nemici, siamo i salvatori della nostra vita e così sia, finché non ci sarà più nemico, ma solo pace. Amen.

Non viene rappresentata l’atrocità della guerra del Vietnam attraverso giungle selvagge, massacri ingiustificati della popolazione, soldati americani caduti senza un preciso scopo, come già accaduto in Apocalypse Now, Il cacciatore o Platoon, perché Stanley Kubrick si vuole focalizzare sull’addestramento, il vero Vietnam compare solo nell’ultima parte del film.

La critica ai media americani

Stanley Kubrick inoltre, ben consapevole del fatto che il conflitto vietnamita era stato il primo ad essere seguito dai media televisivi, non ha risparmiato nel film una dura critica ai media americani. Sul campo la verità non era l’elemento primario di un giornale di guerra, che anzi doveva scrivere storie false per accattivarsi il consenso dell’opinione pubblica sull’impiego dei soldati americani in Vietnam. Interessante a questo proposito l’affermazione che il caporedattore di Stars and Stripes rivolge a Joker:

Noi pubblichiamo due tipi di storie: marines che spendono la paga per comprare ai gialli dentifrici e deodoranti, tipo ‘arte di sedurre i cuori’, okay? ..E storie di combattimenti con un sacco di morti, tipo ‘come vincere la guerra’.

Lo stesso Stanley Kubrick ha spiegato come, quella del Vietnam, sia stata una guerra condotta negli Stati Uniti attraverso una martellante campagna pubblicitaria attraverso i media:

La manipolazione della verità attraverso i mezzi di comunicazione di massa del governo fu uno degli obiettivi di questa campagna. Ciò ha condotto al fatto che l’opinione pubblica americana ha avuto un’immagine falsa e manipolata dell’intera guerra.

E sempre a proposito della guerra del Vietnam ha affermato:

Il Vietnam è stata probabilmente l’unica guerra dominata dai falchi intellettuali che manipolavano i fatti e perfezionavano la realtà, ingannando sia loro stessi che il pubblico”, ma quando aveva fatto questa dichiarazione non c’erano ancora state la guerra in Afganistan ed Iraq.

Dati tecnici del film di Stanley Kubrick

Titolo originale: Full Metal Jacket
Luogo ed anno: USA 1987
Durata: 116 min.
Regia: Stanley Kubrick
Sceneggiatura: Stanley Kubrick, Michael Herr, George Hasford
Fotografia (Kodak colore): Douglas Milsome;
Colonna sonora: Abigail Maid
Scenografia: Antonio Furst
Costumi: Keith Denny
Montaggio: Martin Hunter
Effetti speciali: John Evans
Suono: Edward Tise
Attori: Matthew Modine (Joker), Adam Baldwyn (Animal Mother), Vincent D’Onofrio (Palla di Lardo), Lee Ermey (sergente istruttore Hartman), Dorian Harewood (Eightball), Arlise Howard (Cowboy), Kevin Major Howard (Rafterman), Ed O’Ross (tenente Touchdown), John Terry (tenente Lockhart), Kirk Taylor (Payback), Ian Tayler (tenente Cleves), Papillon Soo Soo (prima prostituta), Tan Hung Francione (il protettore), Costas Dino Chimino (Chili), Peter Merrill (giornalista tv), Kierson Jecchinis (Crazy Earl), John Stafford (Doc Jay), Gay London Mills (Donlon), Ngoc Lee (la ragazza cecchino), Leanne Hong (seconda prostituta), Gil Kopel (Stork), Herbert Norville (Daytona Dave), Bruce Boa (colonnello Poge), Tim Colceri (il mitragliere dell’elicottero), Sal Lopez (T.H.E. Rock), Peter Edmund (Biancaneve), Marcus D’Amico (Hand Job), Nguyen Hue Phong (il ladro)
Produzione: Stanley Kubrick per Warner Bros
Distribuzione: Warner Bros
Trailer italiano: Full Metal Jacket 1, Full Metal Jacket 2
Trailer in lingua originale: Full Metal Jacket original trailer

Luca Miglietta

Pubblicato da Luca Miglietta

Luca Miglietta, classe 1988, nato a Torino, appassionato di cinema e di tutto il mondo che lo circonda. Cresciuto fin da piccolo con la passione per il grande schermo guardando saghe come Ritorno al Futuro, Star Wars ed Indiana Jones. Difficile dire quale sia il mio film preferito in assoluto, perché generalmente non mi affeziono a un singolo film a parte quelli sopracitati che sono legati alla mia infanzia. Se dovessi però dirne qualcuno penserei a: Blade Runner, Terminator o Apocalypse Now. Non amo solamente il cinema, ma anche la letteratura e la fotografia.