Johnny Depp canta Bob Dylan per George Floyd

Johnny Depp canta Bob Dylan per George Floyd

Johnny Depp canta Bob Dylan per George Floyd

L’attore ha pubblicato sul suo profilo Instagram un video nel quale canta The Times They Are A-Changin’ di Bob Dylan

Johnny Depp canta Bob Dylan per George Floyd - La maledizione della prima luna, 2003, Gore Verbinski, Johnny Depp, Orlando Bloom 8
Una scena de La maledizione della prima luna, che ha come protagonista Johnny Depp
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Johnny Depp canta Bob Dylan per George Floyd e posta il video sul suo profilo Instagram. Ieri l’attore, il giorno del suo cinquantasettesimo compleanno, seduto su uno sgabello e con la chitarra in mano ha cantato The Times They Are a-Changin’ di Bob Dylan.

Johnny Depp si unisce alle molte altre personalità del mondo del cinema, dello sport e della tv che hanno voluto ricordare la morte di George Floyd. Vi avevo parlato, la settimana scorsa, delle star che hanno voluto far sentire la loro voce di protesta per la morte dell’afroamericano a Minneapolis in questo articolo: Molte celebrità hanno partecipato alle manifestazioni di Black Lives Matter.

Alcune star dopo la morte di George Floyd hanno partecipato attivamente alle manifestazioni di protesta, come ad esempio John Cusack, che è stato minacciato dalla polizia durante le proteste, oppure Kendrick Sampson che è stato ferito durante una protesta a Los Angeles. Altre personalità hanno preferito dire la loro sui giornali, come nel caso della Lettera di Arnold Schwarzenegger all’America. Altre ancora hanno preferito affidarsi ai social network, comead esempio Dwayne Johnson, che ha criticato la gestione dell’emergenza di Donald Trump o John Boyega, che ha chiesto giustizia per George Floyd.

https://www.instagram.com/tv/CBJfmCUpIs6/

Johnny Depp canta Bob Dylan per George Floyd, il pezzo è l’idimenticabile The Times They Are A-Changin, scritto proprio due mesi prima dell’assassinio del presidente Kennedy, avvenuto a Dallas il 22 novembre 1963.

L’attore accompagna il suo video della canzone con il messaggio:

Two months before the world was subjected to the shocking live coverage of the merciless, bloodthirsty and public daylight murder of JFK in Nov. 1963, Bob Dylan sat down to write a song… He had a particular idea in mind, which he recorded mere weeks before Kennedy’s tragic Assassination. Dylan had already achieved stratospheric acclaim from his treasure-producing workmanship and poetic abilities. He had already jacked up the bar of songwriting to an untouchable level. He also became a reluctant prophet, which can be quite an occupational hazard…Yet he remained himself while dodging all manner of con artists, bloodsuckers, angles, arrows, ignorance, injustices, and scrutinization of his life.

His intentions remained pure. So he sat down and wrote the gold standard of protest songs, the seminal and most significant, mind boggling and staggeringly poetic, prophetic protest song the world will ever know: “The Times They Are A-Changin’”. Dylan’s song applies to Covid-19, it also, very strongly applies to the life altering image of George Floyd, forever seared to our brains… For me, it applies to the moment we are in, it applies to the moment they were in in 1963, it applies to everything before and everything since and everything that will be.

I chose to perform this song live, for my friend @drbarbarasturm Covid benefit several weeks ago… I didn’t really know how to play it, but I figured I’d give it a shot, as it seemed to apply so well. And it applies now, more than ever. It was performed a couple of weeks before our collective paralysis was rendered complete by the images of our fellow human George Floyd being cruelly and brutally tortured to death on live TV.

Let us take a moment to remember the sacrificial hero George Floyd and look with hope towards the changes that his tragic death will cause. And let’s salute the reluctant prophet Bob Dylan and the dream of change he inspired then, now, and onwards… His impact is that of Shakespeare, Marlowe, Hunter Thompson, Marlon Brando, Woody Guthrie, William Blake, Picasso, Bach and Mozart.
Dylan’s song is to be kept near you, AT ALL TIMES!!! All love and respect,
JD

Ecco la traduzione del messaggio di Johnny Depp in italiano

Due mesi prima che il mondo fosse sottoposto alla sconvolgente visione in diretta dell’omicidio spietato alla luce del giorno, di JFK nel novembre 1963, Bob Dylan si sedette per scrivere una canzone … Aveva un’idea particolare in mente, che ha registrato poche settimane prima del tragico Assassinio di Kennedy. Dylan aveva già ottenuto un plauso stratosferico grazie alla sua abilità nella produzione di tesori e alle sue abilità poetiche.

Aveva già alzato il livello di scrittura di canzoni a un livello intoccabile. Divenne anche un profeta riluttante, che può essere piuttosto un rischio professionale … Eppure rimase se stesso mentre schivava ogni sorta di truffatori, succhiasangue, frecce, ignoranza e ingiustizie. Le sue intenzioni sono rimaste pure. Quindi si sedette e scrisse il gold standard delle canzoni di protesta, la più significativa, sbalorditiva, incredibilmente poetica e profetica che il mondo conoscerà mai: “The Times They Are A-Changin’“.

La canzone di Dylan si applica al Covid-19, inoltre, si applica fortemente all’immagine che altera la vita di George Floyd, bruciata per sempre nelle nostre menti … Per me, si applica al momento in cui ci troviamo, si applica al momento in cui erano nel 1963, si applica a tutto prima e tutto da allora e tutto ciò che sarà.

Ho scelto di eseguire questa canzone dal vivo, per il mio amico @drbarbarasturm… Non sapevo davvero come suonarla, ma ho pensato di provarla, perché sembrava adattarsi così bene. E si adatta ora, più che mai. Fu eseguita un paio di settimane prima che la nostra paralisi collettiva fosse resa completa dalle immagini di George Floyd che veniva crudelmente e brutalmente torturato a morte in diretta TV.

Prendiamoci un momento per ricordare l’eroe sacrificale George Floyd e guardare con speranza ai cambiamenti che la sua tragica morte causerà. E salutiamo il riluttante profeta Bob Dylan e il sogno di cambiamento che ha ispirato allora, ora e in seguito … Il suo impatto è quello di Shakespeare, Marlowe, Hunter Thompson, Marlon Brando, Woody Guthrie, William Blake, Picasso, Bach e Mozart.
La canzone di Dylan deve essere tenuta vicino a te, IN TUTTI I TEMPI !!! Tutto l’amore e il rispetto,
JD

L.M.

Pubblicato da Luca Miglietta

Luca Miglietta, classe 1988, nato a Torino, appassionato di cinema e di tutto il mondo che lo circonda. Cresciuto fin da piccolo con la passione per il grande schermo guardando saghe come Ritorno al Futuro, Star Wars ed Indiana Jones. Difficile dire quale sia il mio film preferito in assoluto, perché generalmente non mi affeziono a un singolo film a parte quelli sopracitati che sono legati alla mia infanzia. Se dovessi però dirne qualcuno penserei a: Blade Runner, Terminator o Apocalypse Now. Non amo solamente il cinema, ma anche la letteratura e la fotografia.

Una risposta a “Johnny Depp canta Bob Dylan per George Floyd”

  1. Johnny Depp è un grande musicista mi ricordo quando in Italia ha cantato Bowie, mi è sempre piaciuto

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