Incipit di Manhattan, film cult di Woody Allen

Incipit di Manhattan, film cult di Woody Allen

Incipit di Manhattan

Monologo di Isaac nel film di Woody Allen

Incipit di Manhattan, film cult di Woody Allen, 1979, Woody Allen, Diane Keaton
Una scena di Manhattan che ha come protagonisti Woody Allen e Diane Keaton
Sei qui: Home » Incipit di Manhattan, film cult di Woody Allen

Incipit di Manhattan, il monologo di Isaac interpretato dallo stesso Woody Allen, regista e attore protagonista nella pellicola.

Capitolo primo. “Adorava New York. La idolatrava smisuratamente…” Ah no, è meglio “la mitizzava smisuratamente”, ecco. “Per lui, in qualunque stagione, questa era ancora una città che esisteva in bianco e nero e pulsava dei grandi motivi di George Gershwin…” Ah no, fammi cominciare da capo… Capitolo primo. “Era troppo romantico riguardo a Manhattan, come lo era riguardo a tutto il resto: trovava vigore nel febbrile andirivieni della folla e del traffico. Per lui New York significava belle donne, tipi in gamba che apparivano rotti a qualsiasi navigazione…” Eh no, stantio, roba stantia, di gusto… Insomma, dai, impegnati un po’ di più… da capo. Capitolo primo. “Adorava New York. Per lui era una metafora della decadenza della cultura contemporanea: la stessa carenza di integrità individuale che porta tanta gente a cercare facili strade stava rapidamente trasformando la città dei suoi sogni in una…” Non sarà troppo predicatorio?

Insomma, guardiamoci in faccia: io questo libro lo devo vendere. Capitolo primo. “Adorava New York, anche se per lui era una metafora della decadenza della cultura contemporanea. Com’era difficile esistere, in una società desensibilizzata dalla droga, dalla musica a tutto volume, televisione, crimine, immondizia…” Troppo arrabbiato. Non voglio essere arrabbiato. Capitolo primo. “Era duro e romantico come la città che amava. Dietro i suoi occhiali dalla montatura nera, acquattata ma pronta al balzo, la potenza sessuale di una tigre…” No, aspetta, ci sono: “New York era la sua città, e lo sarebbe sempre stata.”

Incipit di Manhattan del regista Woody Allen in ligua originale:

Chapter One. He adored New York City. He idol­ized it all out of proportion.” Uh, no, make that: “He-he . . . romanticized it all out of proportion.” Yeah. To him, no matter what the season was, this was still a town that existed in black-and-white and pulsated to the great tunes of George Gershwin.” Uh, no let me start this over. “Chapter One. He was too romantic about Manhattan as he was about everything else. He thrived on the hustle bustle of the crowds and the traffic. To him, New York meant beautiful women and street-smart guys who seemed to know all the angles.” Nah, corny, too corny for a man of my taste [He clears his throat.] Let me – let me try and make it more profound. “Chapter One. He adored New York City. To him, it was a metaphor for the decay of contemporary culture.

The same lack of individual integrity that cause so many people to take the easy way out was rapidly turning the town of his dreams in-” No, it’s gonna be too preachy. I mean, you know, let’s face it, I wanna sell some books here. “Chapter One. He adored New York City, although to him, it was a metaphor for the decay of contemporary culture. How hard it was to exist in a society desensitized by drugs, loud music, televi­sion, crime, garbage.” Too angry. I don’t wanna be angry. “Chapter One. He was as tough and romantic as the city he loved. Behind his black-rimmed glasses was the coiled sexual power of a jungle cat.” I love this. “New York was his town, and it always would be.

Se vi è piaciuto l’articolo sull’Incipit di Manhattan potete condividerlo sui canali social. Trovate le notizie principali sul cinema nella sezione del blog: NEWS.

Luca Miglietta

Pubblicato da Luca Miglietta

Luca Miglietta, classe 1988, nato a Torino, appassionato di cinema e di tutto il mondo che lo circonda. Cresciuto fin da piccolo con la passione per il grande schermo guardando saghe come Ritorno al Futuro, Star Wars ed Indiana Jones. Difficile dire quale sia il mio film preferito in assoluto, perché generalmente non mi affeziono a un singolo film a parte quelli sopracitati che sono legati alla mia infanzia. Se dovessi però dirne qualcuno penserei a: Blade Runner, Terminator o Apocalypse Now. Non amo solamente il cinema, ma anche la letteratura e la fotografia.